Studio PIpELINe in Emilia-Romagna: ricoveri post-infarto nei pazienti fragili over 65 ridotti del 43%
Il progetto, frutto di una collaborazione innovativa tra medicina dello sport e cardiologia, ha permesso di dimostrare l’efficacia di un modello di intervento su misura per pazienti fragili centrato sui programmi di esercizio fisico che l’Emilia-Romagna sta sviluppando da diversi anni.

Un innovativo percorso di cura promosso dalla sanità pubblica emiliano-romagnola ha dimostrato che è possibile ridurre in modo significativo i ricoveri successivi a un infarto miocardico nei pazienti fragili over 65. I risultati dello studio PIpELINe Trial, condotto per tre anni su 512 pazienti in sette centri regionali, sono stati pubblicati sul prestigioso New England Journal of Medicine.
Dopo la dimissione ospedaliera, i pazienti sono stati inseriti in un programma ambulatoriale comprensivo di visite cliniche, consigli nutrizionali ed esercizio fisico supervisionato. Invece di prolungare il ricovero per una riabilitazione intensiva, è stato previsto un follow-up a 30, 60, 90 giorni, 6, 9 e 12 mesi, con esercizi adattati e auto-valutazione dello sforzo, come una camminata di un chilometro in cui veniva chiesto di “dare un voto alla fatica”,
Dopo un anno di percorso, il gruppo di intervento ha registrato una riduzione del 43% del rischio di eventi cardiovascolari, soprattutto ricoveri per scompenso cardiaco, rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, i partecipanti hanno mostrato un miglioramento della capacità funzionale e della qualità della vita.
La ricerca è stata finanziata dal Ministero della Salute con 348mila euro attraverso il programma Ricerca Finalizzata e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, che ha messo a disposizione strutture sanitarie, professionisti e competenze multidisciplinari.
Il progetto è stato coordinato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, con il contributo di medici dello sport, cardiologi, geriatri, nutrizionisti e chinesiologi del Servizio sanitario regionale. Sette i centri emiliano-romagnoli che hanno partecipato alla ricerca: UO Cardiologia dell’ Azienda Ospedaliero–Universitaria di Ferrara, Centro Studi Biomedici Applicati allo Sport dell’Università di Ferrara, UO Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna, UO Medicina dello Sport e Promozione della Salute dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza, Riabilitazione Cardiologica dell’Ospedale del Delta di Lagosanto (Fe), UO Cardiologia dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, Medicina dello Sport dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna.