La mobilità attiva in Emilia-Romagna

La mobilità attiva in Emilia-Romagna: dati PASSI 2021

 

La mobilità attiva (a piedi e/o in bicicletta) per gli spostamenti abituali non è
solo un modo di muoversi nel rispetto dell’ambiente, ma anche un’ottima soluzione
per raggiungere i livelli raccomandati di attività fisica e quindi per
migliorare il proprio stato di salute

 
 

In Emilia-Romagna l’uso della bicicletta, anziché dell’automobile, ha evitato l’emissione di 140 mila tonnellate di CO2 in un anno e l’essere andati a piedi ne ha risparmiate 116 mila tonnellate, per un risparmio complessivo di 466 decessi annui. In Emilia-Romagna, come nel resto d’Italia, l’incremento della mobilità attiva costituisce uno straordinario risultato di salute e di tutela ambientale

 
 

Uso della bicicletta per gli spostamenti abituali

Secondo i dati della sorveglianza PASSI 2018-2020, in Emilia-Romagna il 18% delle persone con 18-69 anni ha utilizzato nell’ultimo mese la bicicletta per andare al lavoro o a scuola o per gli spostamenti abituali, escludendo l’attività sportiva o ricreativa, pari a una stima di quasi 542 mila persone. Questa percentuale risulta significativamente superiore a quella nazionale (10%). In Emilia-Romagna chi si muove in bicicletta lo fa mediamente per circa 132 minuti alla settimana per 3,9 giorni.

 

La percentuale di persone che ha utilizzato nell’ultimo mese la bicicletta per gli spostamenti abituali risulta maggiore tra i 18-24enni e chi ha cittadinanza straniera; non mostra particolari differenze per genere, istruzione e difficoltà economiche riferite.

 

Tragitti a piedi per gli spostamenti abituali

In Emilia-Romagna il 43% delle persone con 18-69 anni ha dichiarato di aver fatto nell’ultimo mese tragitti a piedi per andare al lavoro o a scuola o per gli spostamenti abituali, escludendo l’attività sportiva o ricreativa, pari a una stima di circa 1 milione e 260 mila persone. Questa percentuale risulta statisticamente superiore a quella nazionale (41%). In Emilia-Romagna chi si muove a piedi per gli spostamenti abituali lo fa mediamente per circa 153 minuti alla settimana per 4 giorni.

 

La percentuale di persone che hanno fatto nell’ultimo mese tragitti a piedi per gli spostamenti abituali risulta più alta tra i 18-24enni, le donne e chi ha alta istruzione e chi non riferisce difficoltà economiche; non mostra particolari differenze per cittadinanza.

 

Mobilità attiva complessiva a livelli raccomandati

In Emilia-Romagna il 49% delle persone 18-69enni intervistate ha riferito di aver fatto nell’ultimo mese tragitti in bicicletta o a piedi per gli spostamenti abituali, di questi il 21% lo ha fatto nelle quantità raccomandate dall’OMS (OMS 2020) per avere benefici di salute, il 28% a livelli inferiori e il 51% ha utilizzato modalità di spostamento differenti per le sue attività quotidiane.

 

Nel biennio 2020-2021 la prevalenza di adulti che ha svolto mobilità attiva è calata nel 2020 rispetto al 2019 sia tra chi, per andare al lavoro o a scuola o per gli spostamenti abituali, ha fatto uso della bicicletta (19,1% nel 2019 vs 15,4%) sia tra chi si è spostato a piedi (45,7% nel 2019 vs 42,5% nel 2020). Tra coloro che hanno percorso tragitti in bici o a piedi ai livelli raccomandati, nel 2020 cala la quota di attivi e parzialmente.

 

Questa percentuale risulta maggiore nei comuni capoluogo (26%) rispetto a quelli di collina/pianura (19%) e a quelli di montagna (17%). In particolare appare più alta nella provincia di Piacenza (24%), mentre è inferiore in quelle di Reggio Emilia e Parma (17%); inoltre è più elevata tra le donne e le persone con un’alta istruzione. Il modello di regressione logistica, che corregge l’influenza dei diversi fattori tra di loro, conferma le associazioni evidenziate.

 

Le schede PASSI