La
fotografia dei comportamenti degli adolescenti italiani nel periodo
post pandemia è stata scattata dalla VI rilevazione 2022 del
Sistema di Sorveglianza HBSC Italia (Health Behaviour in School-aged
Children - Comportamenti
collegati alla salute dei ragazzi in età scolare),
coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità insieme alle
Università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del Ministero
della Salute, la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del
Merito e tutte le Regioni e Aziende Sanitarie Locali. La ricerca, che
viene condotta ogni quattro anni, ha permesso inoltre un confronto
con lo stato di salute di un gruppo analogo di adolescenti nel
2017/2018 consentendo così una stima degli effetti sul loro stato di
salute e sui comportamenti ad esso legati.
I dati sono stati presentati nel corso del convegno nazionale "La salute degli adolescenti: i dati della sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children - HBSC Italia 2022" lo scorso 8 febbraio
L’indagine
ha coinvolto un campione rappresentativo in tutte le Regioni di
giovani di 11, 13, 15 e, per la prima volta quest’anno, di 17 anni.
Per un totale di oltre 89.000 ragazzi e ragazze, più di 6.000 classi
e più di 1800 istituti scolastici.
I dati raccolti consentono all’Italia di essere rappresentata nel
network internazionale HBSC, patrocinato dall’OMS, che conta più
di 50 Paesi tra l’Europa e il Nord America.
Abitudini
alimentari e stili di vita possono migliorare: il consumo quotidiano
della prima
colazione diminuisce
al crescere dell’età, specie tra le ragazze, e meno
di un giovane su 10 svolge attività
fisica tutti i
giorni. Quasi tutti si relazionano tra loro attraverso i social
media, un fenomeno in
crescita ma non esente da criticità: il 17% delle ragazze (che
arrivano al 20% tra le 15enni, quindi una
su cinque) e il 10% dei
ragazzi ne fanno un uso
problematico con
conseguenze negative sul loro benessere fisico e psicologico.
Permangono comportamenti a rischio, quali l’assunzione
di alcol, in
aumento tra le ragazze (una su cinque tra le 15enni si è ubriacata
almeno due volte nella vita), l’abitudine al fumo
di sigaretta che
vede ancora prevalere le ragazze (29% vs 20% dei ragazzi di 15 anni).
Siamo
lontani dalla realizzazione delle raccomandazioni dell’OMS, per cui
i giovani tra i 5 e i 17 anni dovrebbero svolgere quotidianamente
almeno 60 minuti di attività motoria moderata-intensa,
svolgere almeno tre volte a settimana attività fisica intensa e
contemporaneamente ridurre i livelli di sedentarietà.
Dai
dati emerge che meno di un adolescente su 10 svolge almeno 60 minuti
al giorno di attività motoria moderata-intensa e questa abitudine
diminuisce all’aumentare dell’età.
In ogni classe di età si rilevano differenze di genere rispetto
all’attività motoria moderata-intensa, con frequenze maggiori nei
maschi. Rispetto alla rilevazione del 2017/2018 si evidenzia una
lieve riduzione della percentuale di giovani che svolge ogni giorno
almeno 60 minuti di attività fisica moderata-intensa (8,2% vs 10%).
La metà dei giovani – in maggioranza ragazzi - svolge, almeno tre
volte a settimana, attività fisica intensa. Relativamente
ai comportamenti sedentari, con l’aumentare dell’età sia ragazzi
che ragazze passano più tempo sui social network e a guardare DVD in
TV e video su TV e You Tube, mentre dai 13 ai 15 anni diminuisce il
tempo dedicato ai videogiochi.
Le ragazze, in ogni fascia d’età, trascorrono meno tempo a giocare
ai videogiochi rispetto ai loro coetanei maschi, ma dedicano più
tempo ai social media.
La
quota di adolescenti che dichiara di aver fumato almeno un giorno
nell’ultimo mese aumenta con l’età, passando dall’1% a 11
anni, all’8% a 13, al 24% a 15 anni.
Le ragazze di 15 anni fumano di più rispetto ai coetanei maschi: il
29% delle ragazze (erano il 32% nel 2017/2018) rispetto al 20% dei
ragazzi (25% nel 2017/2018) ha fumato almeno un giorno nell’ultimo
mese.
L’11%
dei 15enni (16% nel 2017/2018) e il 10% delle coetanee femmine
dichiara di aver fatto uso di cannabis nel corso degli ultimi 30
giorni
Per
quanto riguarda il fenomeno di abuso di sostanze alcoliche, si
evidenzia un aumento rispetto al passato tra le ragazze di 15 anni
che dichiarano di essersi ubriacate almeno due volte nella vita:
nel 2022 la quota raggiunge il 21% fra le femmine e scende al 16% fra
i maschi, laddove lo aveva riportato il 16% delle 15enni sia nel
2017/2018 che nel 2014, e il 19 e 20%, rispettivamente, dei coetanei
maschi)